Cambio di universo. Parte 3 di 3

Puntata precedente.

Nell’ultima tappa di questo mio descrivere il cambiamento vorrei mettere pixel nero su pixel bianco che cosa mi è successo ed è la cosa più difficile. Il cambiamento infatti è stato rapido e inaspettato, come aver aperto d’improvviso una finestra, il vento impetuoso che invade la stanza, ma il vento c’era sempre, lo si era solo fermato, per un po’. Oppure per descrivere meglio è come se mi fossi destato da un lungo sonno’ come se mi fossi rigirato nel letto e fossi caduto e svegliato d’improvviso tutto sudato sul tappeto. E li, in quel preciso momento avessi realizzato come se il sogno mi avesse fatto dimenticare qualcosa di importante, ma ora era tutto li, tutto presente nella mia mente, pronta a riprendere le fila di un discorso interrotto appunto dal lungo sonno. E così appunto prima di addormentarmi già sapevo che i valori della vita non risiedono nel successo, svegliatomi tutto quello era rimasto nel sogno. È rimasto nel sogno. È come mi è successo tante volte di aver sognato che non avessi passato l’ultimo esame di idraulica (previsto al secondo anno ma io l’ho scivolato per ultimo) e che quindi qualcuno si accorgesse che la mia laurea non era valida e quindi dovevo rifare tutto. Ma come riprendere i ricordi di un sogno così remoto, così perso nella nebbia della mia memoria? Poi , come mi capita spesso in questo periodo, ho avuto uno scambio di battute con un ateo. E una sua risposta mi ha illuminato. Infatti sono convintissimo che Dio ci parla attraverso gli altri e questa volta mi ha parlato attraverso questa persona e lo ha fatto in modo che io capisca, che io colga il suo messaggio, affinché le mie orecchie questa volte non siano sorde. L’ateo infatti in una delle risposte che mi da usa la parola “preconfezionata” tra virgolette e questo in un primo momento non mi dice molto ma mi rimbalza in testa come una pallina di gomma in lavatrice…. Lava che ti lava …. Fede “preconfezionata” ….. Esatto , io prima ero così. Avevo fatto la Comunione, poi la Cresima , quindi il Matrimonio. Avevo seguito una strada , tracciata dalla consuetudine , era così e basta. Pregavo, a volte con il cuore, credevo in Dio ma avevo terrore della morte , che dopo non ci fosse nulla. Ma la Fede non è questo. La Fede è abbandonarsi. La Fede è Indiana Jones che fa un passo nel baratro sul ponte invisibile. La Fede è la gioia di vedere il sole in un bellissimo tramonto e capire che Dio lo ha messo li e ti ha dato anche la possibilità di apprezzarlo. La Fede è quella cosa che ti fa capire che Lui è sempre li vicino a te, in tutti i momenti del giorno, in tutte le piccole cose che fai ed è li perché ti ama. Questo arriva perché Dio stesso mi ha dato la possibilità di avere questa Fede. Da solo non ci si arriva. È Lui che sceglie, come nel Vangelo quando Gesù chiede agli apostoli : “Voi chi dite che io sia?”.
L’unico a rispondere è Pietro e Gesù aggiunge che quella risposta gli viene direttamente dal Padre. È appunto come una lampadina che si accende dentro e che illumina tutti i punti bui. I dubbi che c’erano svaniscono come gente danzante che si tramuta in statue di pietra e la vita ti sorride, la vedi sempre mezza piena, perché è un dono, l’unica possibilità che hai per dimostrargli che anche tu Lo ami. E nella vita c’è sempre il sole , perché Lui è sempre li con te.
La luce aumenta man mano che si prega , che si alimenta tale Fede. Quindi il mio salto di universo non è razionalmente spiegabile anche se era mia intenzione farlo.

C’è stato e basta e ora sono felice.

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